
Uno si ripromette per
l’anno nuovo di essere più buono, di non fare il
qualunquista, di trovare qualcosa che non va nelle invettive di
Beppe Grillo, poi accende la tv o legge un giornale e diventa più cattivo, più qualunquista e più grillista.
La situazione è questa: la
Campania affoga nei suoi escrementi dopo aver ingurgitato quelli di tutti noi.
Bassolino e la
Jervolino, invece di chiudersi in un
cassonetto e sparire per sempre, opinano ed esternano come se fossero due passanti. Il
Sole 24 ore, edito anche dall’
Impregilo che s’è ingrassata a spese nostre sul non-smaltimento dei rifiuti a Napoli, pontifica sul “fallimento della classe dirigente” (esclusi i presenti, s’intende, cioè gli editori).
Per la strada
si muore di freddo, nel senso che due clochard nella civilissima Roma del molto democratico
Veltroni vanno al creatore per il gelo, mentre il molto democratico Veltroni
insegue Berlusconi per un dialogo sulla riforma elettorale, ma trova occupato perché intanto il Cainano è partito alla volta di Antigua per farsi un’altra villa.
Mentre Torino seppellisce il
settimo operaio della ThyssenKrupp, molto opportunamente
D’Alema domanda ai compagni se siano per caso impazziti, ma non perché si fanno le pippe coi Vassallum, i Mattarellum, i Franceschinum, i Biancum alla francese corretti alla tedesca ritoccati alla olandese corrotti alla spagnola mentre nel mondo reale succede di tutto, bensì perché si fanno le
pippe in ordine sparso.
Il Molto Intelligente
Ferrara, in compenso, fa la dieta
contro l’aborto, riuscendo a trasformare un’immane tragedia in farsa con la collaborazione della
Binetti e di
James Bondi, e nei ritagli di tempo chiede la
grazia per Contrada: non per i morti in Irak e in Afghanistan, non per i morti sul lavoro, non per le vittime della criminalità e per gli avvelenati dai rifiuti, ma per Contrada, cioè per l’unico esponente dello Stato
in galera per mafia.
Lamberto Dini, dal canto suo, si appresta a far
cadere il governo se
Prodi non accetterà a scatola chiusa 12 proposte che non risolverebbero uno solo dei problemi dell’Italia, ma in compenso riporterebbero Berlusconi al potere.
La
Moratti, cioè Berlusconi con la
lacca, riserva il centro di Milano ai ricchi che pagano, come se la merda che respirano i milanesi dipendesse da qualche auto in più o in meno (nelle pagine economiche, i giornali segnalano trionfalmente che ogni due italiani ci sono cinque auto e tutti ad applaudire la
Fiat che ha fatto il miracolo).
Chiude in bellezza
Mastella, che denuncia una gravissima intimidazione:
un artista gli ha inviato un’opera d’arte e lui l’ha scambiata per una minaccia terroristica. Dulcis in fundo, i politici
si aumentano di nuovo gli stipendi. Questo il bilancio, purtroppo provvisorio, dei “professionisti della politica”, gente che ha fatto le scuole alte. Quelli che invece non lo sono, come
Rita e
Salvatore Borsellino, trovano le sole
parole adeguate per rispondere a Contrada e al suo pittoresco avvocato. E non a caso due professori prestati alla politica, come
Prodi e Padoa Schioppa, riescono a far pagare un filo di tasse agli evasori e a sistemare un po’ i conti pubblici. Il che - di questi tempi e vista
l’armata brancaleone che li sostiene - è un miracolo a cielo aperto. Infatti, nei sondaggi, sono impopolarissimi.
Ps. Dimenticavo: ieri, alle 13.30, il
Tg1 dell’ameregano Johnny Raiotta aveva un lungo servizio sulle flatulenze dei canguri. Questa sì che è
controinformazione.