Ora d'ariain uscita su l'Unità del 20 luglio 2009Ora che ne parla persino
Totò Riina (a Bolzoni e Viviano, su la Repubblica di ieri), forse è il caso che anche i rappresentanti dello Stato dicano qualcosa sulle
stragi del 1992-’93 e sulle trattative retrostanti.
Dal 1996 sappiamo da
Giovanni Brusca, poi confermato dagli interessati e da Massimo Ciancimino, che due ufficiali del Ros dei Carabinieri,
il colonnello Mario Mori e il capitano Giuseppe De Donno, dopo la strage di Capaci andarono a “trattare” con
Vito Ciancimino e, tramite lui, con i capi di Cosa Nostra: lo stesso
Riina e Bernardo Provenzano.
Sappiamo che
Borsellino, dopo la morte dell’amico
Giovanni Falcone, ingaggiò una forsennata lotta contro il tempo per individuare i mandanti di Capaci, e mentre interrogava uno dei primi pentiti,
Gasparre Mutolo, fu convocato d’urgenza al Viminale dove si era appena insediato il ministro
Nicola Mancino, poi tornò da Mutolo letteralmente sconvolto. Pochi giorno dopo, saltò in aria anche lui
in via D’Amelio. Dopodichè la trattativa del Ros con Ciancimino e i corleonesi proseguì, tant’è che i secondi fecero pervenire ai due ufficiali
un “papello” con le richieste della mafia per interrompere le stragi.
Ora, dal racconto di
Ciancimino jr., apprendiamo che suo padre ricevette
tre lettere di Provenzano indirizzate a Silvio Berlusconi: una all’inizio del 1992, prima delle stragi; una nel dicembre ‘92, dopo Capaci e via d’Amelio e prima delle bombe di Roma (via Fauro, contro Costanzo), Firenze, Milano e Roma (basiliche); una nel 1994, dopo
la discesa in campo del Cavaliere, non a caso chiamato “onorevole”.
Nell’ultima lo Zu’ Binnu prometteva all’attuale presidente del Consiglio, che aveva appena fondato Forza Italia e vinto le elezioni, un sostanzioso “
appoggio politico” in cambio della
disponibilità di una delle sue reti tv, guardacaso protagoniste nei mesi successivi di feroci campagne contro i magistrati antimafia e in difesa di imputati eccellenti nei processi su mafia e politica.
Sappiamo infine che nei momenti topici delle stragi si agitavano
misteriosi soggetti dei servizi segreti, tra i quali uno col volto mostruosamente sfregiato. Ci stanno lavorando le Procure di Palermo e Caltanissetta, accerchiate dal silenzio tombale della politica e delle istituzioni. Eppure i
protagonisti e comprimari di quella stagione dalla parte dello Stato sono vivi e vegeti, anzi han fatto carriera.
Mancino, indicato da Brusca e Massimo Ciancimino come al corrente della trattativa,
nega di aver mai visto o riconosciuto Borsellino nel fatidico incontro al Viminale, ed è
vicepresidente del Csm.
Mori - imputato di favoreggiamento mafioso per la mancata cattura di Provenzano nel 1996 dopo essere stato assolto con motivazioni severe dall’accusa di aver favorito la mafia non perquisendo il covo di Riina dopo la sua cattura - è stato a lungo comandante del Sisde e ora
è consulente per la sicurezza del sindaco Alemanno. Gli ex procuratori di Palermo,
Grasso e Pignatone, che nel 2005 trovarono a casa Ciancimino l’ultima lettera di Provenzano a Berlusconi e non ne fecero un bel nulla, sono rispettivamente
procuratore nazionale antimafia e procuratore di Reggio Calabria.
Ci raccontano qualcosa, per favore?
(immagine di Roberto Corradi)Segnalazioni
Domenica 19 luglio al Teatro romano di Ostia Antica "Promemoria, 15 anni di storia d'Italia ai confini della realtà" - Spettacolo teatrale di e con Marco Travaglio
Per info e biglietti: 06 5651689 / 06 45496305 / 333 2003429; info@cosmophonies.comLa trattativa, parte seconda - di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza (autori de L'Agenda rossa di Paolo Borsellino)
"19 luglio 1992: una strage di stato" - Per un 17° anniversario di verità e giustizia
Tutte le iniziative organizzate dal Comitato cittadino antimafia "19 luglio 2009" a Palermo
Scarica la locandinawww.19luglio1992.com
www.antimafiaduemila.it
Piazza Navona, 19 luglio, in collegamento in diretta via skype con la manifestazione di Palermo, anche Roma ricorderà le vittime della mafia - ore 20
19 luglio 1992 - Un paese senza memoria è un paese senza futuro
L'iniziativa in ricordo di Paolo Borsellino a Lecco
La locandina
Venezia ricorda Paolo Borsellino
Manifestazione/corteo dell'associazione GrilliVenezia in collaborazione con i meetup del Veneto
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Lunedì 20 luglio Iceberg presenta: “Mafia, le verità nascoste” 1992 - 2009 17 anni dopo Falcone e Borsellino, conduce David Parenzo. Intervengono, tra gli altri, Gianluigi Nuzzi, autore di Vaticano S.p.a. e Giuseppe Lo Bianco, co-autore di L'Agenda Rossa di Paolo Borsellino – In onda alle 20,30 su Telelombardia